Geografie Affettive
Geografie Affettive è il progetto dell’Ecomuseo della terra amena, realizzato con il contributo della Regione Lazio, che nasce da anni di studio del territorio di Velletri. Con l’istituzione dell’Ecomuseo, riconosciuto dalla Regione Lazio nel 2021, molta strada è stata fatta: la creazione del VFAD Velletri Foto Archivio Diffuso – il primo archivio fotografico contemporaneo della città di Velletri (www.vfad.it) da cui provengono le fotografie di questa mostra – le passeggiate patrimoniali che rendono narranti i luoghi attraverso il coinvolgimento degli abitanti unendo idealmente centro, periferia e campagna e, recentemente, una ricerca sull’accessibilità al centro storico di Velletri ed ai suoi monumenti che il video documenta. E’ bene chiarire subito che per un Ecomuseo “monumenti” sono i luoghi nel loro insieme di paesaggio, abitanti, storie, tradizioni e consuetudini che hanno plasmato la città e la campagna attraverso quel saper fare e quel saper raccontare che rende unico un territorio. Ma poiché nessun monumento può rimanere uguale a se stesso nel tempo che tutto trasforma, un monumento deve farsi “processo” altrimenti rischia di non condividere più nulla con chi quei luoghi li abita. Questo genera indifferenza nei confronti di “luoghi” che oggi sono prima di tutto “visioni di luoghi” mentre fino a qualche decennio fa erano porti sicuri, dell’anima e del corpo, della mente e del cuore. I luoghi così perdono consistenza e diventano invisibili, si smaterializzano. E con loro svanisce anche la necessità di renderli fruibili, accessibili, raggiungibili. Se perdiamo la relazione con i luoghi, perdiamo i luoghi stessi e perdiamo noi stessi. Tracciare un itinerario di visita è una sfida alla minaccia incombente dell’invisibile per evitare che i luoghi si dissolvano nell’indifferenza generale. Tracciarlo accessibile è un’opportunità con un obiettivo concreto che è un riappropriarsene, immaginando percorsi reali, tangibili, effettivi ed affettivi, davvero praticabili, da tutti.